LABORATORIO TRAME, STORIE DI MIGRAZIONI

La nuova sfida di Clickè è stata relizzare un laboratorio sul tema della MIGRAZIONE.

Questa esperienza è stata attuata in una classe quarta del plesso di scuola primaria dell’Istituto Comprensivo A. Manzoni di Torino, da febbraio a maggio 2017.
Le attività del laboratorio Trame, storie di migrazioni sono state elaborate e ideate interamente da Federica, con il nostro aiuto.

Tutte le attività proposte mirano all’educazione alla cittadinanza globale e allo sviluppo delle competenze di cittadinanza raccomandate dall’Unione Europea e riprese dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nelle Indicazioni Nazionali della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione. I traguardi del laboratorio sono:
- far conoscere il fenomeno migratorio mostrandolo da diversi punti di vista;
- ridurre i pensieri e gli atteggiamenti negativi nei confronti di colui che è portatore di una cultura che si considera diversa e, di conseguenza, errata (stereotipi, pregiudizi e atteggiamenti discriminatori);
- sviluppare sentimenti positivi nei confronti di colui che è portatore di una cultura che si considera diversa (empatia e sensibilità culturale);
- promuovere condotte di solidarietà e un atteggiamento prosociale nei confronti di chi non vive in una condizione privilegiata, nel suo Paese d’origine o nel Paese d’arrivo.
Al fine di proporre una rappresentazione del fenomeno più ampia possibile - comprendente quasi tutte le categorie di migrante - gli argomenti vengono proposti nell’ordine in cui questi entrano in gioco nel corso delle reali tappe del viaggio che una persona migrante è chiamata ad esperire. Partendo dalla scelta di partire, per arrivare a definire cosa accade quando un migrante giunge in una nuova terra. La logica degli incontri e dei contenuti segue queste tappe e le approfondisce negli aspetti che si ritengono più significativi.

Struttura degli incontri e metodologie didattiche:
1. Introduzione dell’argomento Ogni incontro dedicato all’introduzione di un nuovo argomento si apre con la specificazione della fase del viaggio del migrante a cui si è giunti (per es. L’arrivo nel nuovo Paese) e con un’attività iniziale che stimoli interesse e la motivazione. Le metodologie didattiche scelte per questa fase prevedono attività ludiche, visione di video, ascolto o lettura di testimonianze, presentazione di immagini, mappe e grafici.

2. Elaborazione delle informazioni Viene richiesto agli studenti di svolgere alcune attività che permettano di elaborare, analizzare e contestualizzare le informazioni che si estrapolano dai materiali proposti, dagli incipit visivi, uditivi o ludici presentati. Le metodologie didattiche previste per l’elaborazione delle informazioni comprendono esercitazioni individuali, attività ludiche, ricerca di dati ed informazioni, analisi di dati, drammatizzazioni, lavori di gruppo o coppia e attività di scrittura creativa.

3. Riflessione finale La fase della riflessione finale è considerata una parte fondamentale dell’incontro. Individualmente o collettivamente, gli studenti sono chiamati a pensare ai temi trattati rispondendo agli stimoli del conduttore o ad alcune domande scritte. Oltre all’elaborazione individuale, stimolata mediante schede predisposte con domande di riflessione, sono previsti momenti di Circle – time, di discussione collettiva e di riflessione a grande gruppo.
Perché trasformare un'esperienza in classe in un libro digitale?

- Perché favorisce un approccio innovativo:
gli studenti (attraverso la LIM) hanno continuamente a disposizione una documentazione dell’esperienza fatta, che possa presentarsi sempre come un’esperienza nuova e mai noiosa, non come un semplice riassunto dei contenuti trattati.

- Perché un libro digitale costruito dai bambini per i bambini stessi può essere uno strumento riutilizzabile per divulgare le informazioni del laboratorio ad altri coetanei.

- Perché è un modo per non confinare l’esperienza a se stessa.
Infatti, interagendo con il libro ogni volta che vogliono, i bambini ripetono virtualmente le attività del laboratorio e ciò permette un consolidamento degli apprendimenti, senza che essi siano ripetuti in maniera noiosa e stereotipata.

- Perché favorisce l’esplorazione e la scoperta, insieme allo spirito di iniziativa, attraverso l’uso delle tecnologie intese come strumenti di indagine e ricerca.

- Perché favorisce l’inclusività e incoraggia l’apprendimento collaborativo, attraverso la condivisione e la collaborazione nella realizzazione dei contenuti.